Diverse forze politiche Canarie hanno finalmente preso coscienza della situazione e si stanno attivando.
21/05/2022
Già lo scorso anno avevamo parlato di e-commerce; lo riprendiamo con piacere
Oramai l'uso del commercio elettronico da parte del consumatore finale è considerato un chiaro indicatore del processo di digitalizzazione della società e, soprattutto, dell'economia dato che i paesi più avanzati nella loro trasformazione digitale hanno una solida base di utenti di e-commerce.
Oltre ad essere il motore che da impulso all’incremento, l’E-Commerce è la maggior forza trainante nel processo di digitalizzazione di un paese, fornisce altri vantaggi nel progresso verso società ed economie più resilienti e sostenibili.
Per quanto riguarda la Spagna, l'analisi dei dati dell'indagine svolta dall'Istituto Nazionale di Statistica (INE), pubblicato nel novembre 2021, sull'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) nelle famiglie fa emergere un rallentamento dell’incremento dell'uso del commercio elettronico nelle Isole Canarie; situazione che contrasta con il positivo trend che ha fatto registrare l’arcipelago in merito al proprio processo di allineamento verso la media nazionale nell'uso di Internet.
Non solo c'è stata una quasi stagnazione nella percentuale di coloro che effettuano acquisti online dalle isole tra il 2019 e il 2021 (35,2% contro 36,5%), ma questo dato contrasta fortemente con l'evoluzione molto positiva del numero percentuale dei fruitori di e-commerce a livello Nazionale (crescita dal 46,9% al 55,2% considerando il medesimo periodo).
Fare un acquisto elettronico dalle isole attraverso imprese digitali stabilite nell'Europa continentale significa affrontare infiniti ostacoli burocratici derivati dal nostro regime doganale; per risolvere la questione ci sono poche alternative:
1) O si facilita l'ingresso di beni e prodotti acquisiti dai cittadini canari con mezzi elettronici oltre il limite dei 150 euro
2) O si spiana il terreno per la realizzazione nell'arcipelago di centri logistici e di distribuzione dei colossi del commercio elettronico contando su un regime tariffario speciale in modo da incentivarne l’insediamento.
Quanto sopra considerando, sempre dati alla mano, che allo stato attuale i mercati di vendita digitali non soddisfano l’utente Canario nonostante lo sforzo delle Aziende locali che operano nel settore; è evidente quindi che la domanda e il mercato c’è.
Il segnale positivo è che diverse forze politiche Canarie hanno finalmente preso coscienza della situazione e si stanno attivando per portare la questione ad un adeguato livello di consultazione politica e vogliono metterlo a calendario dei prossimi impegni.
Staff de InfoCanarie
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