L'infrastruttura collegherà 14 paesi africani lungo la sua costa, diventando il più grande gasdotto marittimo del mondo.
06/05/2022
Sarà il mega gasdotto marittimo più grande del mondo e sta per diventare realtà; collegherà 14 paesi africani e nel suo tragitto passerà vicino alle acque delle Isole Canarie.
Quanto sopra a valle delle dichiarazioni fatte sia dai Ministeri che da altre Funzioni Governative del Governo di Nigeria e Marocco in questi ultimi giorni
La società australiana Worley sarà incaricata dello sviluppo di questo gasdotto, che, secondo il progetto, una volta terminato, misurerà circa 7.000 chilometri, diventando così il più grande gasdotto marittimo del mondo e il secondo più lungo in generale; si tratta di un'infrastruttura annunciata nel 2016 e che ora pare inizia a prendere corpo
Chiaramente la notizia, in questo momento storico, assume una valenza molto importante dato che, in origine anche la Russia era una delle potenze interessate a finanziare l’opera considerando che la Nigeria è il principale produttore di gas naturale in Africa e uno dei primi dieci al mondo.
In concreto, al momento, di sicuro l’OPEC investirà 13,4 milioni di euro nella seconda fase di sviluppo e a Dicembre 2021 la Banca Islamica per lo Sviluppo ha approvato un budget di 28 milioni di euro per finanziare gli studi del progetto stesso.
La Nigeria, che è il principale promotore, per volontà del suo Presidente, Muhammadu Buhari, vuole avviare le opere per il gasdotto prima che lo stesso Presidente lasci l'incarico (Maggio 2023).
È evidente che non si tratta di un progetto banale e quindi, giunti a questo stadio, si sono aperte le varie azioni per reperire ulteriori fondi ed investitori dato che l’infrastruttura avrà un costo imponente.
Nei progetti, la destinazione finale di questa infrastruttura è il continente europeo, con approdo a Cadiz; è previsto che il gasdotto passerà lungo le coste di Nigeria, Benin, Togo, Ghana, Costa d'Avorio, Liberia, Sierra Leone Guinea, Guinea-Bissau, Senegal, Gambia, Mauritania, Sahara occidentale e Marocco.
In uno scenario geo politico e di economia internazionale turbolento, le Isole Canarie per il momento si pongono come un interessato spettatore in attesa di scoprire come e quanto questo progetto potrebbe coinvolgerle dato che diverse importanti aziende di caratura internazionale potrebbero essere interessate ad operare nei paesi Africani convolti sfruttando sia la logistica che l’opzione di operare come una Azienda Europea di Diritto Spagnolo in una area di bassa imposizione ficale; per di più, per sfruttare i rapporti preferenziali e gli accordi bilaterali in essere in particolare con Ghana, Costa d'Avorio, Senegal, Mauritania e Marocco.
Staff de InfoCanarie
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