04/06/2020 Canarie & Economia > Il business nelle alghe marine > info e prospettive per il futuro
Uno studio congiunto elaborato dalle Università di Las Palmas de Gran Canaria, La Laguna (Tenerife) e Azzorre (Portogallo) ha identificato ben 52 specie di alga presenti nell'oceano atlantico compreso nella ragione della Macaronesia (nome collettivo moderno utilizzato per indicare diversi arcipelaghi nell'oceano Atlantico settentrionale situati al largo delle coste africane che fanno parte del Portogallo, della Spagna e di Capo Verde) aventi un buon potenziale per il loro utilizzo ad uso industriale o commerciale.
Tra queste, tutte identificate negli arcipelaghi delle Isole Canarie, Azzorre, Madera, Isole selvagge e Capo Verde, 9 specie di macro alghe sono verdi, 14 marroni e 29 rosse, risultano essere quelle che potenzialmente potrebbero essere meglio utilizzate in settori come l'alimentazione, la farmaceutica, la cosmetica, l'agricoltura o per la fabbricazione di biocarburanti.
Il potenziale utilizzo di tutte queste specie apre interessanti prospettive per lo sviluppo del settore emergente della biotecnologia marina (ritenuto strategico da Gobierno de Canarias ai fin i della diversificazione dei modelli d'impresa e del sistema economico regionale) con evidenti aspetti positivi in merito a sostenibilità, salvaguardia, cura e tutela della biodiversità, dell'ambiente, come anche per la crescita economica.
Attraverso lo sviluppo dell'acquacoltura delle alghe e la ricerca a loro applicata (quindi interessanti prospettive ed opportunità anche per chi opera nell'ambito dell'innovazione, sviluppo e ricerca) potrà essere migliorata la creazione e la fabbricazione di nuovi prodotti da introdurre nei vari ambiti e/o segmenti di mercato soprattutto dell'alimentazione, della farmaceutica e della cosmetica.
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