26/12/2019 CANARIE & IMMOBILIARE > AFFITTI: gli addetti ai lavori, le parti sociali e la politica concordi nel lanciare l’allarme sulla mancanza di alloggi pubblici
Gli addetti ai lavori (costruttori ed albergatori), le parti sociali e la politica concordi nel lanciare l’allarme sulla mancanza di alloggi pubblici; gli immobili convertiti in case vacanze e la burocrazia minaccia di "strangolare" l'attività economica nella Regione.
Il rilento con cui si costruiscono alloggi pubblici, l'impatto sul mercato degli affitti ad uso vacanze e la lentezza della burocrazia per la concessione di licenze agli investitori privati sono i tre fattori più determinanti che spiegano che i prezzi degli affitti sono ora alti nelle zone a maggior vocazione turistica delle isole canarie. Questa è la principale conclusione di costruttori, albergatori, sindacati e giunte Comunali che hanno veicolato i loro timori tramite gli organismi di stampa.
Effettivamente, risiedere NON a scopo turistico in una abitazione
nelle zone vicino alla costa è oggi una missione praticamente impossibile. La carenza di offerta per questa tipologia di locazione costringe i nuclei familiari a cercare un tetto a un costo entroterra; il che coincide, spesso, con una certa lontananza dal luogo in cui lavorano.
Per questo, come detto, gli addetti ai lavori, le associazioni di categoria e parte della politica, si stanno attivando affinché’ il Governo delle Canarie affinché’ intervenga, delinei delle iniziative utili a superare lo stallo intervenendo in particolar modo in quei comuni che in questi ultimi 10 anni da una parte non hanno appoggiato e sviluppato una politica per gli alloggi pubblici e case popolari e dall’altra si sono dimostrati molto lenti nel rilasciare concessioni edilizie per fini residenziali a quegli operatori che (vista la grande richiesta) intendevano operare in questo specifico segmento di mercato (ritenuto anche da noi molto interessante).
Dall’altro lato le Associazioni degli Albergatori identifica come origine di questo disagio sociale il fiorire del mercato delle case vacanze (Vivienda Vacacional) e calcola che circa il 50% degli appartamenti ed abitazioni vicine alla costa (che a loro volta rappresentano circa la metà degli immobili costruiti) non sono più adibite ad uso residenziale ed hanno generato sfratti non tanto per inadempienza degli occupanti quanto per diverso utilizzo dell’immobile ; questo aspetto “allontana” anche le opportunità in contesto comodo anche per gli stessi lavoratori del turismo per cui anche alcune figure professionali qualificate iniziano a scarseggiare dato che il costo di trasferta (che inoltre causa dei frequenti ingorghi, incidenti e genera una scarsa sostenibilità ambientale) e/o di alloggio incide troppo sul bilancio familiare.
La soluzione proposta da più parti, ora anche da alcune amministrazioni Comunali, è che il Governo delle Canarie si prenda carico di costruire più alloggi pubblici segnalando il deficit delle case popolari nell’arcipelago e confidano che l'attuale Presidente affronti il problema con un fermo impegno.
Fabio Chinellato
Amministratore Unico de "InfoCanarie"
InfoCanarie Promotion and Consulting www.infocanarie.com
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